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ARTICOLO  TRATTO DA "IL CITTADINO" DEL 14/05/2012 - Graffignana, ladri all’assalto del bar Sifelo
 

Graffignana, ladri all’assalto del bar Sifelo Ma i vicini li sentono e li mettono in fuga
 




graffignana Fallisce l’assalto al bar Sifelo di Graffignana. I ladri hanno colpito sabato notte intorno alle tre, forzando una finestra laterale, e si sono avventati sulle slot machine e il cambiamonete. Ma le persone che abitano in quella zona del paese, lungo via Vittorio Veneto e via Trento, quindi in pieno centro, si sono svegliate per il troppo rumore fatto dai malviventi e sono usciti alle finestre cominciando ad urlare. I ladri erano in quattro, fuggiti a piedi in due direzioni differenti e lasciando l’auto con cui erano arrivati, una Fiat Punto risultata rubata, in strada. «Uno era piccolo e robusto - raccontano -, mentre tutti avevano un cappuccio e un foulard in testa che li copriva».Sul posto sono arrivati in pochi minuti i carabinieri della compagnia di Lodi, poi raggiunti dalla titolare Concetta Anania. Così si è scoperto che nel bar non mancava niente, anche se le macchinette, rimaste al loro posto perché ancorate alla parete con un filo di acciaio, erano distrutte e gettate in terra. Dal cambiamonete, invece, uscito del fumo. Il sospetto dei militari è che i ladri abbiano fatto un sopralluogo nel bar qualche giorno prima di colpire, visto che sono passati proprio dalla finestra della stanza in cui si trovano le slot. In ogni caso avevano fatto male i loro conti: sabato infatti il bar è chiuso e quindi nelle macchinette non c’erano soldi se non pochi spiccioli. «Non mi sembra di aver notato persone sospette di recente - spiega la titolare -. Comunque non è possibile andare avanti così, siamo qui a lavorare dalla mattina alla sera e poi quattro “stupidi” pensano di venire e portarci via tutto».È il secondo tentativo di furto che si verifica a Graffignana in pochi giorni. Già giovedì notte, infatti, ignoti avevano cercato di entrare al Ketty’s Bar di piazza Mazzini, prendendo la porta a mazzate. In quel caso però il vetro blindato aveva resistito alla furia dei malviventi e così questi furono costretti a fuggire a mani vuote per non rischiare venire scoperti.D. C.

 

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